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6 marzo 2024

Intervista alla candidata al Parlamento europeo Sarah Zickler

Il nostro responsabile degli affari governativi, Zoltan Kesz, ha recentemente intervistato un candidato eurodeputato del Partito Democratico Libero tedesco per ottenere informazioni sulla sua visione per il futuro dell'Europa, sulle soluzioni proposte alle sfide attuali e sulla sua posizione su questioni politiche cruciali.

Quali sono le sfide più grandi che l’UE si trova attualmente ad affrontare? 

“L’UE si trova ad affrontare una sfida significativa nel rafforzare la propria economia per trattenere le imprese e attrarre investimenti. Sono necessarie azioni urgenti, come la riduzione della burocrazia e la digitalizzazione dei servizi. Il conflitto in Ucraina sconvolge il commercio e l’energia, sottolineando la necessità di strategie congiunte per garantire l’energia, rafforzare la difesa e garantire la resilienza economica. La sicurezza interna ed esterna è legata alla stabilità economica, rendendo necessarie misure contro l’immigrazione illegale e promuovendo percorsi legali per le esigenze di manodopera. Una risposta europea coordinata incentrata sulla forza economica, sulla sicurezza e sulla coesione sociale è vitale attraverso misure mirate di crescita, innovazione e sostenibilità”.

Qual è la tua visione dell’Europa nel prossimo decennio?

Nel prossimo decennio immagino un’Europa prospera all’avanguardia nello sviluppo sostenibile e nell’innovazione digitale. Il mio obiettivo è un’economia competitiva, dinamica e inclusiva, che ponga l’accento su una fiorente economia verde, posti di lavoro di alta qualità e infrastrutture digitali avanzate. La pace, la sicurezza, la libertà e le pari opportunità sono fondamentali per promuovere la libertà individuale e le pari possibilità di successo. Questa visione include istruzione di alto livello, accesso all’assistenza sanitaria e vantaggi della trasformazione digitale. Nel complesso, il mio obiettivo è un continente che brilli per forza economica, sostenibilità e unità sulla scena mondiale, sostenendo i valori democratici sia internamente che esternamente, innovando proteggendo l’ambiente e dando priorità al benessere dei cittadini.

Come vedi il ruolo dell’intelligenza artificiale nel prossimo futuro? Cosa ne pensi di regolamentarlo?

“L’intelligenza artificiale (AI) svolgerà a breve un ruolo di trasformazione, guidando le innovazioni e contribuendo ad aumentare l’efficienza in vari settori. Tuttavia, perseguire un approccio equilibrato alla regolamentazione dell’IA è fondamentale per garantire che il suo sviluppo e la sua applicazione aderiscano a standard etici, tutelino la privacy e non creino nuove disuguaglianze. Sono favorevole a una regolamentazione intelligente che promuova l’innovazione stabilendo linee guida chiare per questioni etiche, protezione dei dati e sicurezza”.

In che modo l’Europa trae vantaggio dagli accordi di libero scambio?

“Gli accordi di libero scambio offrono all’Europa numerosi vantaggi, tra cui l’accesso a nuovi mercati, la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Migliorano inoltre la competitività delle aziende europee fornendo accesso a materie prime e componenti a prezzi competitivi. Tuttavia, è essenziale che questi accordi includano condizioni eque per tutte le parti e non compromettano gli standard ambientali e sociali”.

Molti politici parlano di diversificazione energetica. Qual è la soluzione ideale secondo te?

“Un approvvigionamento energetico sostenibile è fondamentale per l'indipendenza dell'Europa e la protezione dell'ambiente. La mia visione prevede l’aumento degli investimenti nelle energie rinnovabili come l’eolico, il solare e l’idrogeno e il miglioramento dell’efficienza energetica. Le reti intelligenti sono essenziali nella distribuzione flessibile dell’energia rinnovabile, riducendo la dipendenza esterna e rafforzando l’autonomia energetica dell’UE. Riconoscendo il ruolo dell’energia nucleare, sottolineo il rispetto di rigorosi standard ambientali e di sicurezza per il suo contributo affidabile e a basse emissioni di carbonio a un mix energetico sostenibile”.

Quale preferisci e perché? Innovazione vs regolamentazione?

“Innovazione e regolamentazione non sono opposti ma possono andare di pari passo. L’innovazione è fondamentale per affrontare molte delle sfide che dobbiamo affrontare, mentre la regolamentazione è necessaria per garantire che le nuove tecnologie e i nuovi modelli di business funzionino nel migliore interesse della società. Una regolamentazione ben ponderata può guidare e promuovere le innovazioni stabilendo quadri chiari e fornendo al contempo protezione dei consumatori e condizioni di mercato eque”.

Cosa preoccupa i suoi elettori riguardo all’Unione europea?

“Gli elettori sono preoccupati soprattutto per la sicurezza, l’economia e la migrazione. Una cooperazione rafforzata, una solida strategia di difesa e misure globali contro le minacce informatiche sono cruciali per la sicurezza dei cittadini: le preoccupazioni economiche si concentrano sulla creazione di posti di lavoro nel contesto della digitalizzazione e dei cambiamenti strutturali. Promuovere l’innovazione, sostenere le PMI e garantire la competitività globale sono priorità. L’istruzione e l’apprendimento permanente sono fondamentali per preparare la forza lavoro ad affrontare i cambiamenti economici. Affrontare le preoccupazioni implica una politica migratoria regolamentata, che tenga conto della sicurezza delle frontiere e degli obblighi umanitari. I percorsi migratori legali e sicuri devono soddisfare le esigenze economiche senza superare le capacità degli Stati membri. La carenza di alloggi amplifica la disuguaglianza sociale, soprattutto nelle aree urbane. Le soluzioni includono l’investimento in alloggi a prezzi accessibili, la promozione di un utilizzo innovativo dello spazio e il rafforzamento dell’edilizia sociale, combattendo al tempo stesso la speculazione di mercato per un accesso diffuso ad alloggi adeguati e convenienti”.

Pensi che sia saggio accogliere più paesi nell’Unione?

“L’espansione dell’UE può essere sensata se i nuovi membri condividono i valori democratici dell’Unione, contribuiscono alla forza economica e sono disposti ad adottare la legislazione UE. Tuttavia, ogni processo di espansione dovrebbe essere attentamente valutato per garantire che gli Stati membri attuali e quelli potenziali possano beneficiare dell’espansione senza sovraccaricare la capacità istituzionale dell’UE”.

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